Changing Skin

Lo Studio Grimaldi ha il piacere di presentare la mostra Changing Skin, dedicata alla fotografia di Frank Horvat negli anni compresi tra il 1950 e il 1965.

Questi anni racchiudono già l’essenza del lavoro di Horvat, rivelando la complessa personalità dell’artista nell’approccio a universi e soggetti lontanissimi tra di loro, come la fotografia di moda e il reportage.

Nato nel 1928 ad Abbazia (città allora italiana, ora croata), Frank Horvat è tra i più influenti fotografi della sua generazione. Cresciuto in un contesto di grandi conflitti e allo stesso tempo di estrema ricchezza culturale, Horvat trasforma la sua prima vocazione, quella per la scrittura, in una firma artistica inconfondibile, sviluppando la capacità di esprimersi in numerose lingue diverse – sia in termini fonetici che artistici – in una ricerca costante che ha portato risultati incomparabili, spingendo i limiti del mezzo fotografico verso sempre nuove sorprendenti direzioni.

Attratto dalla fotografia umanista di Henry Cartier-Bresson, Horvat inizia la sua carriera come fotogiornalista indipendente nel 1950, per poi estendere l’approccio del fotoreporter alla fotografia di moda per le più grandi riviste dell’epoca. Più che ai vestiti, il suo sguardo si rivolge alle donne, di cui ritrae una femminilità intensamente personale e mai manierata.

Abbandonando gradualmente la moda e il bianco e nero, Horvat si concentra sempre più su progetti personali, abbracciando pienamente il colore e, dopo un breve periodo dedicato esclusivamente alla scrittura (culminato con la pubblicazione della raccolta di interviste Entre Vues nel 1990), si apre alle manipolazioni dell’immagine mediante l’uso del computer. Al volgere del secolo, accoglie con entusiasmo la tecnologia digitale degli apparecchi compatti e sarà, nel 2011, il primo fotografo a dirigere l’elaborazione della propria applicazione iPad. Horvat continua, oggi, a sorprenderci con la sua inesauribile capacità di reinventarsi, trattando la fotografia innanzitutto come una forma di scrittura universale.

La mostra Changing Skin presenta il box set Mrs. V. Rossi-Caffell’s choice insieme a una selezione di opere iconiche del maestro, il tutto stampato in platinotipia. Questo antico processo di stampa combina platino e palladio per conferire alle immagini la più raffinata morbidezza dei toni in qualità museale per via della natura inerte dei metalli nobili usati durante la stampa. Il box set, qui esposto integralmente per la prima volta, è il risultato di un lavoro a tre mani, frutto dell’incontro tra Frank Horvat, Viviana Rossi-Caffell (artista e assistente di Horvat fino al 2012) e colui che ben presto diverrà suo marito, Max Caffell, direttore della rinomata stamperia al platino 31 Studio, basata in Inghilterra.

La scelta delle immagini qui esposte comprende, oltre agli scatti più noti dell’autore, fotografie intime e introspettive, riunendo moda e reportage in un unico e organico corpo di opere in cui la sospensione, l’humour, e la forza visiva si congiungono e si rafforzano a vicenda, per confluire in ciò che lo stesso Horvat definirebbe come dei “miracoli fotografici”:
“Riesaminando i miei vecchi provini, mi accorgo che quasi tutte le fotografie che finivo per selezionare sono associate al ricordo di un’esaltazione intensa, spesso incongrua rispetto al soggetto e alle circostanze dello scatto: come se durante queste frazioni di secondo gli oggetti del mondo esteriore e le mie proprie facoltà si fossero incontrate in un luogo predestinato, riunite nella stessa lunghezza d’onda, illuminate dallo stesso lampo di comprensione” (F H).

Viviana Rossi-Caffell e Camilla Grimaldi